Mag 04 2018

Raduno BMW R1200S 2018
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Tag: Amarcord,Cene, feste, eventi,RaduniAmministratore @ 16:55

Dopo mesi di messaggi su whatsapp il giorno del raduno Italiano dei possessori di BMW R1200S, meglio conosciuti come ESSISTI ITALIANI è arrivato.

Un ringraziamento speciale va a BEBO  per l’impegno e la costanza per aver informato tutti noi ed aver trovato la location per passare il week-end del 21-22 Aprile.

Visto l’entusiasmo  ho anticipato di molto la mia partenza, dato che  il primo ritrovo era per le 9 al primo autogrill dopo l’ uscita di Parma centro con tre ESSISTI ed io son arrivato la  alle  8.10.

Ore 8.30 arrivano i Milanesi SLOODY con una bellissima ESSE in versione BOXER CUPFABRIZIO e la sua NEMO super accessoriata.

Finalmente dopo mesi di soli messaggi ci conosciamo dal vero, dopo pochi minuti arriva SERGIO che purtroppo rimane con noi solo a far colazione, visto che le sue condizioni fisiche non gli consentono di proseguire il viaggio e con molto dispiacere riprende la strada verso casa.

Ripartiti in tre usciamo dall’ autostrada da Modena nord per arrivare al secondo ritrovo a MARANELLO dopo ci aspetta il gruppo veneto.

Qui altra colazione con tutte le ESSE parcheggiate davanti al bar e grazie a BEBO una bella sorpresa per festeggiare il raduno 2018. Oltre agli ottimi cannoli e brioches una pergamena di marzapane con la scritta     AGLI ESSISTI ITALIANI…. BUON RADUNO.

Da quì inizia il vero RADUNO, bellissimo il serpentone formato da tutte le ESSE che attraversano le strade  di MARANELLO con direzione il passo dell’ ABETONE.

Molto bella la strada del passo con bellissimi panorami, arrivati in cima al passo fantastico l’effetto di tutte le ESSE parcheggiate, mai viste così tante ESSE insieme neanche a GARMISCH  in occasione del BMW Motorrad days.

Per festeggiare al meglio ecco un’ altra sorpresa, dalla valigia laterale del buon EMANUELE esce una bottiglia di Prosecco di Valdobbiadene ed il cin cin al raduno è d’ obbligo.

Ripartiti dal passo visto l’orario  cerchiamo un posticino per il pranzo.

Per evitare di perder tempo una volta trovata la trattoria decidiamo di mangiare un primo veloce per tutti e devo dire che il proprietario ci ha trattato da dio, con soli 9€  primo, acqua e caffè.

E le sorprese non finiscono.

Prima che arrivino i caffè l’ ESSISTA GIANLUCA  ci regala  un portachiavi personalizzato con il logo della nostra ESSE realizzato direttamente da lui.

Continuiamo il nostro percorso verso l’agriturismo e le strade che percorriamo son l’una piu’ bella dell’ altra anche se la stanchezza si fa sentire.

Dopo aver passato Firenze intorno alle 19 arriviamo finalmente  a Greve di Chianti- loc. Dudda- , paese dove si trova il nostro agriturismo CASA AL CHIANTI  – per info www.casaalchianti.it –

Dopo aver parcheggiato le ESSE  siamo stati accolti dal gentilissimo staff  della struttura che dopo averci spiegato la disposizione delle stanze e gli  orari per cena e colazione ci ha fatto rilassare  all’ aperto per un buon aperitivo in compagnia.

Ore 21 tutti belli profumati e con abbigliamento ordinario pronti per far rombare le forchette. Una cena da favola con tutti prodotti locali Toscani accompagnati da un buon  CHIANTI e per finire come dolcetto i famosi cantucci con il vin santo.

E per il brindisi finale altra sorpresa, il mitico GIOVANNI offre a tutti un ottimo prosecco non filtrato portato direttamente per noi.

Il gruppo per la nottata si divide nei due appartamenti, visto che io russo come un trattore smarmittato i miei conquilini SLOODY, BEBO, ENRICO e PIERO mi hanno riservato una stanza tutta per me al piano terra. Invece FABRIZIO, GIOVANNI ed EMANUELE  erano nell’altro appartamento.

Visto che per il giorno del ritorno avevamo un percorso ricco di km e nuovi passi,  sveglia alle 8 per il caricamento bagagli sulle nostre ESSE e la ricca e sfiziosa colazione degna del agriturismo.

Sorpresa della mattina, si aggiunge DAVIDE un altro ESSISTA TOSCANO  con un’ altra NEMO.

Dopo aver fatto le foto di rito con lo staff, salutiamo ed iniziamo il nostro viaggio, anche se ci dimentichiamo la bottiglia regalo.… mannaggia…. Un grazie va al mitico SLOODY che si propone per tutto il percorso come capogruppo e navigatore umano a parte il suo sottocasco che sicuramente per lui è un bel ricordo, ma per la gente intorno è inguardabile… ahahahaha.

Oltre al passo del MURAGLIONE, RATICOSA e FUTA   sinceramente non mi ricordo tutti i passi fatti della giornata, comunque quì le strade ed i panorami sono stupendi e poi vedere il serpentone di tutte le ESSE sinceramente emoziona non poco.

Fermati a pranzo per  assaporare per l’ ultima volta la cucina Toscana, iniziamo a decidere per gli ultimi km da fare per tornare a casa. EMANUELE e PIERO decidono, visto l’ orario di prendere l’autostrada a BARBERINO DEL MUGELLO, invece IO, SLOODY, BEBO, FABRIZIO, GIOVANNI ed ENRICO non ancora stanchi di curve decidiamo di fare il passo RATICOSA e FUTA per poi prendere l’autostrada a BOLOGNA.

All’ entrata le ultime foto e i saluti, visto che il gruppetto VENETO- LOMBARDO si divide per raggiungere le proprie abitazioni.

Per me e come penso per tutti gl’altri questa è stata un’esperienza stupenda, un week-end dove abbiamo fatto delle strade stupende, squisita cucina e location e dove abbiamo conosciuto persone fantastiche con cui abbiamo riso e scherzato  con la vera passione motociclistica.

Piu’ che motociclisti sembravamo  amici da una vita, forse anche perchè tutti appassionati ad un solo modello, la nostra fantastica BMW R1200S e l’ effetto di vederne così tante insieme aveva qualcosa di speciale. N.B. ASPETTARE QUALCHE MINUTO PER LE FOTO DELLA GALLERIA

Raduno ESSE 2018

Quindi visto che il RADUNO 2018 è già passato non ci resta di organizzare la replica nel 2019, perchè tutti i possessori di ESSE son gente allegra e simpatica ed il nostro modello merita un raduno per far vedere alla gente di quanto è ancora bella la…….

BMW R1200S


Feb 11 2018

Moto del passato: APRILIA RST Futura
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Tag: Amarcord,GiteAmministratore @ 00:01

Oggi è il turno di un  modello che purtroppo  anni fa non ha avuto il successo che si meritava, forse perchè  la sua  linea era troppo futuristica per quei giorni. Parliamo della:

APRILIA RST 1000 FUTURA

Dotata di un motore bicilindrico a V  di 60° a 4 valvole e 2 candele  di accensione per cilindro di produzione ROTAX per una cilindrata  complessiva di 997,62 cm e 84 KW(114 CV ) di potenza  massima. Lo stesso propulsore, in potenze diverse, equipaggia anche la APRILIA ETV 1000 CAPONORD e la  APRILIA RSV . Lo scarico era un “due in uno” con collettori in acciaio inox  e catalizzatore  a norme euro 1  con scarico centrale sottosella.

E’ stata prodotta dal 2001 al 2004   e si collocava nel settore delle ” sport touring” e forse proprio per questo non è stata molto considerata dal pubblico.

La   FUTURA non ha avuto vita facile visto  doveva confrontarsi con quel modello che è la sport touring per eccellenza.  La HONDA VFR 800 che a suo favore aveva la sicurezza del marchio di garanzia HONDA  e per di piu’  costava un bel milioncino in meno.

Di certo non si potevano confrontare ad armi pari, anche perchè completamente diverse su qualsiasi particolare,  dal motore (  HONDA un 4 a V e APRILIA un bicilindrico a V ) alla ciclistica ( piu’ evoluta quella APRILIA ), ma  per l’ utente quello che serviva era proprio capire il suo comportamento nel uso turistico.

Di fatti la VFR è una garanzia per questo utilizzo  visto l’ esperienza maturata negli anni,  invece APRILIA essendo la novità non è proprio riuscita a farsi valere forse perchè il suo carattere era un po’ piu’ sportivo come tutti i modelli della casa di NOALE.

Un vero peccato, forse  se la FUTURA   sarebbe stata prodotta piu’ avanti avrebbe avuto il successo che si meritava.

  A parer mio  questa linea che a quei tempi sembrava troppo futuristica oggi farebbe sfigurare molti ultimi nuovi modelli.

Di fatti proprio nella scorsa stagione con il GRUPPOZONAROSSA  in occasione di una delle nostre gite  ho avuto il piacere di vederne uno ancora in giro in condizioni spettacolari  e quando ho fatto notare ai piu’ giovani che questo modello aveva piu’ di 15 anni son rimasti stupiti proprio dalla linea e dalla componentistica di questo modello.

Non c’è niente da dire noi italiani in fatto di stile siamo avanti anni luce, purtroppo  troppo avanti in certe occasioni.


Feb 04 2018

Vecchi tempi
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Tag: AmarcordAmministratore @ 07:15

Ad ogni stagione che inizia siamo tempestati da parte di qualsiasi casa motociclistica di nuovi modelli o da vari restyling.

E non sempre hanno il successo che si attendeva, di fatti alcuni vengono subito rivisti l’ anno dopo o magari vengono subito tolti del listino già la stagione successiva.

Pochi diciamo rimangono nella storia della motocicletta, ma chi è appassionato di certo spalancherà gli occhi sentendo queste tre sigle di questi modelli che sono delle pietre miliare:

YAMAHA RD 500 LC   SUZUKI RG 500 GAMMA   HONDA NS 400 R 

  Sicuramente al giorno d’ oggi circolare con questi modelli sarebbe molto difficile, dato che montando motori  a due tempi e quindi   con   le nuove normative contro l’ inquinamento saremmo fermarti in ogni centro città.

Ma sicuramente vedremmo anche molti appassionati con facce molto stupite come se dovessimo circolare con delle moto da MOTOGP.

Proprio così, ed è da questo che nella metà degli anni ottanta venne usata  questa idea. Produrre delle repliche da mettere in strada delle moto che correvano nella classe 500cc. con i vari piloti ROBERTS —  UNCINI/LUCCHINELLI — ed il mitico “THE FAST FREDDIE SPENCER”

Sicuramente avrete sentito parlare di almeno uno di questi modelli, ma come sempre attorno a questi circolano le solite leggende metropolitane che le etichettano come moto dalla potenza spropositata.

Un giorno in un bar ho sentito dire dal solito finto-appassionato che la SUZUKI RG 500 GAMMA già in quegli anni vantava già una potenza di quasi 130 cv e grazie al suo motore a due tempi era impossibile far stare la ruota a terra fino i quarta marcia…… ESAGERATO!, tutte balle.

Diciamo che già  una 600cc  degli anni 90 gli avrebbe dato PAGA- , fra le due tempi in questione le potenze vanno dai 70 cv  fino ad un massimo di 90 cv della piu’ blasonata SUZUKI RG 500 GAMMA, ma comunque il carisma che portano questi tre modelli non ha paragoni anche con le piu’ attuali supersportive.

RG500 GAMMA – RD 500 LC – NS 400R –

 passano gli anni ma rimarranno sempre una bella fetta della storia della moto


Gen 14 2018

125 anni 90: Felicità a 2 tempi
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Tag: AmarcordAmministratore @ 13:34

Siamo nel 2018  e come si sa la tecnologia guarda sempre avanti producendo mezzi sempre piu’ soffisticati e con un occhio di riguardo per l’ ambiente.

Il risultato infatti si vede già nella produzione dei piccoli cinquantini ( pochi, sono tutti scooter….)  che anno dopo hanno abbandonato il fumante motore a 2 tempi per un  meno inquinante a  4 tempi.

Ma……….i  125 dove sono finiti???????

Proprio così,  i 125c.c. a 2 tempi  degli anni 90  che erano il vero passaggio dal “motorino” alla moto “vera”  dove sono finiti oggi?????

Oggi son tutti a 4 tempi  con potenze ridocole, bruttini d’ estetica, gommine da passeggino della chicco, non esistono preparazioni ed  in piu’ oltre a non piacere hanno prezzi da capogiro.

Ma vi ricordate dal  1990 in poi com’ erano  i 125???

aprilia c9 sp-01

Una vera gara alle prestazioni e sempre piu’ assomiglianti alle moto da gara,  qui le case italiane erano il massimo.

Chi non si ricorda i modelli fatti da   APRILIACAGIVAGILERA  e  le meno quotate   LAVERDA  e   BENELLI

lesmo-125 mito

E  anche i giapponesi si diedero da fare, chi non si ricorda:

     HONDA NSR F e R,   YAMAHA TZR125R,   SUZUKI GAMMA ……..

nsr125r tzr-125 gamma-125

Son sincero mi viene  una lacrimuccia a pensare a quei ricordi quando a 16 anni scorrazzavo con la mia splendida HONDA NSR 125 F  bianco/rossa preparata Malossi 180c.c., quante belle avventure  e anche che bel volo…….( 6 Giugno 1990 ), il regalo piu’ bello fatto da mio Papà per la promozione a scuola.

La mia prima “VERA MOTO” ed  è proprio vero i primi amori non si scordano mai,  anche se di moto ne ho cambiate, ma  il ricordo del ritiro dal concessionario della NSR non me lo dimenticherò mai.

FELICE DI ESSERE MOTOCICLISTA !!!


Gen 05 2016

Le moto del Presidente
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Tag: Amarcord,Comunicazioni sociAmministratore @ 16:52

Cari soci questo articolo non è  fatto per vantarmi di tutti i mezzi che ho potuto guidare, ma  mi è uscito perchè oggi intanto che mettevo in ordine un po’ di foto in casa mia  mi son venuti in  mente molti ricordi.

Ogni ricordo è legato direttamente a quello che guidavo.

Inizio partendo con i miei primi passi sulle due ruote.

Anno 1987 con il mitico FANTIC MOTOR ISSIMO per poi passare al piu’ figo FANTIC MOTOR OASIS 50.1 ( Uhè a 15 anni con un mezzo così  eri il numero 1… ahahah )

Poi 1989 facciamo  la patente A e come 125 la vespa ET3 primavera del fratello, ma  affiancata subito ad una stupenda HONDA NSR 125 F ( dopo averla grippata x2 volte, vai di 180 Malossi )

Nel 1992 dopo essermi diplomato, ecco  la prima “MOTO VERA”…….una HONDA VF 500F2  ( la mia nave-scuola )comprata con tutti i risparmi fatti durante i 5 anni di scuola, tenendo i soldi del mangiare e falsificare l’ abbonamento del pulman…… che disgrazia.

Poi nel 1996  la prima 4 cilindri in linea, una moto che a quel epoca era il top che si poteva avere. La  HONDA CBR 600F è stata una moto che ha fatto imparare a guidare a molte persone.

Nel 1998 invece un altra 4 cilindri, la piu’ turistica KAWASAKI ZZR 600 forse perchè mi stavo dando alle gite e ferie comode…. basta sparate su strada.

Ma già nel 2000 il cambio d’ idea, basta turismo e si  ritorna sulla spacca-polsi una SUZUKI GSX-R 750 SRAD (un sogno che avevo da bambino…. prima o poi guidero’ una GSX -R.. ecco fatto!!! ) affiancata dalla SUZUKI DR 600DJEBEL di mio fratello, la famosa spacca-caecce.

Il SUZUKI GSX-R è durato solo due anni, visto le gite in coppia ho pensato bene di ritornare sul turismo con una HONDA CBR 1100 XX superblackbird. Purtroppo è stato l’ acquisto piu’ sbagliato che io abbia mai fatto. In fatto di  motore e comodità era il top, ma purtroppo guidandola un po’ sportiveggiante le sospensioni ed i freni ( dannato sistema DUAL- CBS ) andavano in crisi.  In quell’ anno la CBR è stata affiancata ad una YAMAHA TENERE 600, presa solo per affrontare le ferie in UNGHERIA  e come saldo per il licenziamento della ditta dove lavoravo.

Anno 2003 si vendono i due mezzi e arriva in garage SOMENZI il mezzo che mi ha dato piu’ soddisfazioni  la   HONDA CBR 929 fireblade , ma anche due bei voli. Di cui l’ ultimo nel 2007  con la frattura del femore  e la  distruzione del mezzo.

Nel 2008 dopo il matrimonio, quindi pochi soldini ecco il ritorno del monocilindrico, una HONDA DOMINATOR del 1992, trasformata poi nel anno seguente.

Nel 2010 si ritorna ad essere competitivi con un mezzo veramente divertente, ma sbagassone da paura. Per i soci soprannominata ” LA GIALLONA” un altra moto della casa dell’ ala dorata. La HONDA VTR 100 F una bella bicilindrica a carburatori.

E finiamo con gli ultimi acquisti.

Nel 2011 il Presidente è diventato un krucco, portandosi a casa la BMW K 1200S  che ormai diventerà  la sua moto ufficiale. Anche se il cambio ha ceduto non ho proprio in mente di cambiarla per nessun altra moto.

La KAPPONA poi è stata affiancata alla mitica HONDA FMX, ma proprio in questi giorni è stata messa in vendita.

N.B. le foto sono state prese da internet, visto che molte non le ho in fase ufficiale.


Gen 28 2015

Moto del passato: YAMAHA TRX 850
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Tag: AmarcordAmministratore @ 01:36

In questi ultimi vent’ anni son stati prodotti molti modelli di moto da qualsiasi casa motociclistica, ma come sempre alcuni hanno avuto un gran successo e se ne parla ancora ai giorni nostri, mentre  altri magari vengono dimenticati molto alla svelta.

Questo capita parlando con gente giovane, ma non  con chi  ha vissuto anni fa ed ha potuto apprezzare tutte le moto del passato.

Proprio stamattina passando per un caffè alla nostra sede il BELLOTT’S PUB ho incontrato un  mio carissimo amico di vecchia data, il mitico ROBERTO ZANIBELLI ed abbiamo iniziato a parlare  dei modelli della sua collezione moto.

Fra tante moto in suo possesso ci siam soffermati su un modello che magari molti non sanno neppure l’ esistenza, carissimi visitatori questo nome non vi dice niente…..

YAMAHA TRX 850

Ed ecco l’ ispirazione per un articolo sul nostro sito.

Questa  YAMAHA era considerata a quel tempo la  anti-DUCATI  per quella particolarità  del suo telaio a traliccio, ma per il resto era completamente diversa.

Partiamo dal motore, quì il bicilindrico era un frontemarcia parallelo  da 850 cc. con 5 valvole per cilindro  derivato dalla YAMAHA TDM 850 ma con qualche cavallino in piu’ per una guida un po’ piu’ briosa, siamo intorno ai 80 cv.

La prima versione è stata presentata in GIAPPONE nel 1995, in EUROPA  arrivo’ nel 1996 in due versioni monocolore ( blu e nera) caratterizzata da una mezza carena con il motore volutamente messo in bella vista ( stile DUCATI 900 SS…. ) e dalle linee spigolose.

La guida di questa moto era divertente sui tratti un po’ tortuosi per la coppia di questo bicilindrico  e  per allora per il peso abbastanza contenuto, si aggirava intorno ai 180 kg. La  posizione di guida era da vera sportiva con sella minima ed i polsi caricati sui semi-manubri, ma  peccava un po’ di potenza quando si voleva aumentare il passo  e dall’ altra parte quando si viaggiava a bassa andatura il motore era abbastanza scorbutico, non amava di certo la città con i soliti apri e chiudi dell’ accelleratore.

Di fatti  questa moto non ha avuto il successo che si meritava quì in ITALIA, dove allora preferivano le piu’ performanti quattro cilindri o naturalmente il bicilindrico di  Borgo Panigale.

Per questo che dopo il 1999  la  YAMAHA non  ha piu’  prodotto nessun successore  per la  TRX.

Oggi che vanno di moda le moto chiamate vintage, penso proprio che la YAMAHA TRX 850  puo’ considerarsi un mezzo da ricercare sia per tenere originale o come buona partenza per un’ ottima trasformazione in cafè-racer,  poca spesa tanta resa.

Ringrazio il mio amico ROBERTO ZANIBELLI per la bellissima chiaccherata e spero che gli piaccia questo articolo fatto in onore al suo gran mezzo.


Gen 10 2015

Il primo amore non si scorda mai…….
Il primo amore non si scorda mai……. avatar

Tag: Amarcord,Comunicazioni sociAmministratore @ 00:01

Cari soci, questa è una lettera del nostro neo iscritto VALENTINO ARZU scritta oggi dopo la vendita della sua prima  vera moto” e mi sembra doveroso rendere tutti partecipi di quanta  passione abbia emanato in queste righe.

Anche se giovanissimo il nostro VALE è da considerarsi un motociclista DOC e di certo non è  come quei fighetti che comprano la novità del momento e poi se ne stanno a rimirarla al bar, elogiandosi per imprese un po’ improbabili con amici  non motociclisti o per far colpo con le ragazze.

VALE è  uno che sulla moto percorre km.  in tutte le stagioni ed è anche quello capace di trasformare una moto datata in qualcosa di speciale, come il suo vero primo amore…. una HONDA CBR 600 F del 1996 che a malincuore oggi ha venduto.

BUONA LETTURA

Oggi è andata via per sempre una parte del mio cuore, della mia storia e dei miei sacrifici, una parte di me insomma.
Ti ricorderò sempre con un immagine, che racconta in una minuscola parte la nostra storia insieme, che porterò con me per sempre. Avevo promesso ti avrei tenuta per sempre, anche a costo di farti diventare un soprammobile, ma da vero essere umano non sono stato capace di mantenere la mia promessa, e ora sono qui che faccio fatica a scrivere per colpa del dispiacere e dei sensi di colpa per averti venduta così brutalmente, ma si diventa grandi purtroppo, e come tale devo assumermi le responsabilità.
Non dimenticherò mai questi anni che mi hai accompagnato, ci siamo conosciuti 4 anni fa, pensare che non avevo nemmeno la patente e l’assicurazione, mi sentivo un bambino quando siamo usciti la prima volta, e ancora oggi che abbiamo fatto l’ultimo giro insieme mi hai regalato le stesse emozioni di quando ero ancora un pischello.
Io ti ho trasformata, ma sei rimasta sempre la stessa, siamo cresciuti insieme, eri con me in tutti i cambiamenti che ho fatto.

Ho condiviso con te le mie gioie e i miei dolori, e tu eri sempre li per me, anche se ti ho trattata male non mi hai mai abbandonato, abbiamo visto mari, montagne, ogni pioggia estiva e invernale, la neve, tramonti, albe, notti stellate, tanti fratelli, persone nuove, lavori nuovi, siamo stati in posti che nessuno pensava fossimo in grado di raggiungere, abbiamo visto cose che viene difficile persino raccontare e nulla ci ha mai fermato.
Mi hai accompagnato fino quando ho conosciuto la persona più importante per me adesso, ne abbiamo passate di ogni insieme e abbiamo rischiato la vita altrettante volte, hai sempre tenuto sotto controllo i miei sentimenti risollevandomi dai periodi più bui, salvandomi anche da possibili finali. Per molti sarai solo un oggetto e questa foto risulterà patetica, ma a me non interessa. Per me sarai sempre la mia Tempesta, non una semplice moto, e ti porterò per sempre nel cuore, dove sei stata dal momento che ti ho guidata la prima volta. Grazie mia fidata compagna.

I SOCI DEL GRUPPOZONAROSSA TI ASPETTANO  PER UN 2015 INSIEME ……

GRANDE VALE…….SEI GIA’ UNO DI NOI !!!!


Mag 05 2014

2° Tenferaglia 2014
2° Tenferaglia 2014 avatar

Tag: Amarcord,Novita'BMWista @ 00:15

Domenica 27 Aprile  il GRUPPOZONAROSSA  ha trascorso una giornata molto particolare  non in sella  alle proprie moto per macinare km, ma presenti come spettatori ad una gara molto particolare.

Ritrovo  al  BELLOTT’S PUB  intorno alle 10:30 e dopo aver fatto colazione  partivamo per recarsi al MOTOR-PARK di Piacenza per vedere quella gara ” spiritosa/ competitiva”  la mitica:

MONFERRAGLIA TEN

Per chi non sa cos’è questa manifesrazione, ecco una breve descrizione.

La MONFERRAGLIA è una manifestazione goliardica aperta ai soli possessori di ciclomotori rigorosamente monomarcia  che devono obbligatorialmente indossare un bel paio di baffi ( veri o finti e ovviamente vale anche per le ragazze ).

I ciclomotori   che si vedono in queste gara vanno dai classici  50ini originalissimi  rubati al nonno  a dei veri prototipi super-preparati sia di motore che di ciclistica, ma tutti rigorosamente monomarcia.

Altra cosa caratteristica  è tutto quello che gira attorno a questa manifestazione, il folklore  che si assapora attraversando il paddock è veramente fantastico.

Oltre a pensare di fare il miglior setting al mezzo c’è gente che fa rombare griglie e  alza il bicchiere ad ogni ora per festeggiare qualsiasi cosa che viene in mente.

Quindi noi del GRUPPOZONAROSSA ci siam trovati subito a nostro agio, perchè quando c’è da far casino noi non ci tiriamo mai indietro.

Diciamo che la nostra visita è stato  un vero sopra luogo per capire al meglio cosa si deve fare per partecipare alla MONFERRAGLIA, visto che ci siam già organizzati per partecipare alla manifestazione del  5 LUGLIO o del 28 SETTEMBRE con un team super aggueritissimo.

TEAM PANCIAGROSSA……….

…… PRONTO PER VINCERE…….. NON IN GARA, MA ALLA GRIGLIA!!!

Monferraglia è una manifestazione goliardica aperta ai soli possessori di ciclomotori rigorosamente monomarcia e che devono obbligatoriamente indossare un bel paio di baffi (veri o finti e ovviamente vale anche per le ragazze). L’abbigliamento è a tema ad ogni edizione e tutti si danno da fare per trovare le soluzioni più strampalate e folkloristiche.
Il percorso si snoda tra le colline su strade aperte al traffico, sia asfaltate che sterrate e misura in media circa 50/60 km. Non sono previsti i rifornimenti, per cui è consigliata la classica tanichetta di emergenza al seguito. – See more at: http://www.monferraglia.it/monferraglia.php#sthash.LBT5o2pH.dpuf
Monferraglia è una manifestazione goliardica aperta ai soli possessori di ciclomotori rigorosamente monomarcia e che devono obbligatoriamente indossare un bel paio di baffi (veri o finti e ovviamente vale anche per le ragazze). L’abbigliamento è a tema ad ogni edizione e tutti si danno da fare per trovare le soluzioni più strampalate e folkloristiche.
Il percorso si snoda tra le colline su strade aperte al traffico, sia asfaltate che sterrate e misura in media circa 50/60 km. Non sono previsti i rifornimenti, per cui è consigliata la classica tanichetta di emergenza al seguito. – See more at: http://www.monferraglia.it/monferraglia.php#sthash.LBT5o2pH.dpuf
Monferraglia è una manifestazione goliardica aperta ai soli possessori di ciclomotori rigorosamente monomarcia e che devono obbligatoriamente indossare un bel paio di baffi (veri o finti e ovviamente vale anche per le ragazze). L’abbigliamento è a tema ad ogni edizione e tutti si danno da fare per trovare le soluzioni più strampalate e folkloristiche.
Il percorso si snoda tra le colline su strade aperte al traffico, sia asfaltate che sterrate e misura in media circa 50/60 km. Non sono previsti i rifornimenti, per cui è consigliata la classica tanichetta di emergenza al seguito. – See more at: http://www.monferraglia.it/monferraglia.php#sthash.LBT5o2pH.dpuf

Gen 09 2014

Suzuki enduro è solo DR
Suzuki enduro è solo DR avatar

Tag: AmarcordAmministratore @ 00:07

In questi ultimi anni le così dette CROSSOVER  ( o ENDURONE.. ) stanno ormai spopolando su tutti i mercati e quasi tutte le case ne propongono una. Nel 2014  una novità è senz’ altro la SUZUKI   V-STROM 1000.

Della precedente versione ha tenuto solo il nome, il motore è stato rivisto e con i suoi 100CV  è adatto per fare del sano turismo  in coppia e caricato come un mulo.

Migliorata l’ estetica   anche se in certi tratti riprende dei particolari che fanno ricordare  la best-seller di tutte le CROSSOVER, ossia  sua maestà GS.

E come tanti pensano al particolare del  becco facendolo assomigliare alla moto bavarese.  Ma purtroppo quì sbagliano perchè la prima moto che ha avuto un becco è stata proprio una SUZUKI.

Magari molti non si ricorderanno, ma la capostipede delle moto beccute è stata la SUZUKI DR 750 BIG.

DR queste due lettere significano tanto per la SUZUKI, sono anni ed anni di una continua evoluzione nel settore delle ENDURO monocilindriche.

Vediamo un po’  l’ evoluzione delle DR.

Tutto inizio’ nel 1980 in mezzo a moto da strada, da cross e da regolarità  nacque la categoria ENDURO con  prima DR 400 S   da 400 cc  con soli 27 cavalli.

A sinistra la

  DR 400 S

a destra la

DR 500 S

 

Nella seconda versione la forma rimane la stessa , ma la cilindrata cresce a  500cc con potenza di 32 CV, un peso di 148 kg e freni a tamburo.

Nel 1983  ancora un aumento di cilindrata, ma la moto è tutta nuova con monoammortizzatore e freno a disco anteriore, è piu’ alta, pesante e con un serbatoio gigante. Il motore un 600CC a  4 valvole da 43 CV.

A sinistra la

DR 600 R

a destra la

DR 650R DJEBEL

Ancora un aumento di cilindrata nel 1987 a 650 cc e la DR diventa sempre piu’ vestita con una mascherina che fa da vero cupolino e quest’ ultimo motore spingerà altri modelli quasi fino a i giorni nostri.

Ecco quà sotto gli ultimi DR motorizzati con il 650 cc, di cui la versione DR 650 RS con finalmente l’ avviamento elettrico ed  cupolino integrato al serbatoio.

a sinistra la

DR 650 R

a destra la

DR 650 RS

con avviamento

elettrico

Anno 1988 la rivoluzione, DR 750 S  BIG  è la parola d’ ordine per una moto grande in tutto, ecco che spunta il BECCO piu’ il parafango che rasenta  la ruota anteriore. La cilindrata sale ancora, 727 cc il serbatoio diventa molto piu’ capiente in stile marathon con il cupolino integrato.

a sinistra la

DR 750 S BIG

a destra la

DR 800 S BIG

Nel 1990 quando tutti puntano sul bicilindrico, la SUZUKI insiste mettendo in commercio la DR 800 S BIG la piu’ grossa monocilindrica mai costruita, siamo a 779 CC da 54 CV ed un peso di 194 kg.

E così dopo ben 25  anni il becco della DR 750 S BIG  ritorna anche se molto diminuito sulla nuovissima SUZUKI V-STROM 1000, ma per i nostalgici  la guida e la linea della BIG piace ancora molto.

Certamente  se in casa SUZUKI  verrà l’ idea di rimettere in commercio in versione moderna  della BIG con il suo grosso motorone monocilindrico saranno in molti ad apprezzare l’ impegno.


Gen 07 2014

Ritorno al passato
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Tag: AmarcordAmministratore @ 14:44

Ogni anno le case motociclistiche per invogliare la gente all’ acquisto sforna nuovi modelli  con linee sempre piu’ moderne   con elettronica e ciclistica  di serie piu’ aggiornata  possibile.

Per una buona fetta di pubblico  la cosa puo’ considerarsi molto interessante, ma in certi casi a  qualcuno non interessa tutto questo futuro motociclistico.Forse perchè a molti non piace piu’ correre sulle strade e la pista non sa proprio cos’è.

Ed è per questo che da diversi anni va molto di moda la ” MOTO-VINTAGE”.

La MOTO-VINTAGE  non è altro che un modello dalla tecnologia dei giorni nostri, ma con una linea che riprende gli anni passati.

Giustamente sono mezzi non destinati a scorrazzare sulle strade con ritmi sostenuti, ben che meno adatte all’ uso pistaiolo, ma sono ideali per chi vuole godersi le strade e ammirare i panorami viaggiando in modalità soft.

In commercio c’è l’ imbarazzo della scelta e tutto dipende dallo stile e l’ utilizzo che si vuol fare, visto che anche se riprendono le linee di altri tempi possono avere diverse caratteristiche, dalla VINTAGE sportiveggiante a una scrambler o ad  una tranquilla moto da passeggio.

Iniziamo con la NORTON COMMANDO 961 SPORT E la DUCATI CLASSIC 1000 SPORT  ideali per gli smanettoni nostalgici. Ciclistica adatta per chi vuol divertirsi sui tratti mille curve con equipaggiamento d’elitè.

  NORTON COMMANDO 961 SPORT

cilindrata 961 CC

potenza 70CV

accellerazione 0-400  12,9 SEC

vel. max 196 KM/H

peso 227 KG

prezzo 21500 €

 DUCATI CLASSIC 1000 SPORT

cilindrata 992 CC

potenza 97 CV

accellerazione 0-400  12,2 SEC

vel. max 205 KM/H

peso 187 KG

prezzo 11000 € 

Poi si passa alla HONDA CB1100, linea ripresa delle mitiche CB anni 70/80, ma quì è solo l’ aspetto di moto retrò perchè tutti i componenti sono da moto moderna e la guida facile che caratterizza tutti i modelli della casa dall’ ala dorata.

 HONDA CB 1100

cilindrata 1140 CC

potenza 84 CV

accellerazione 0-400  12,5 SEC

vel. max 180 KM/H

peso 242 KG

prezzo 11000 €

E come ultimi  esempi di MOTO-VINTAGE,  proponiamo quei mezzi che sono indicate per piccoli tragitti a bassa velocità e ideali per fare un bel figurone parcheggiate davanti al bar/pub piu’ in  di ogni città.

Linee old riprese da moto che hanno fatto il loro successo in vari film cavalcate  dall’ attore protagonista.

Tre diverse nazioni per tre moto ricche di personalità, si va dall’ italiana GUZZI V7 SPECIAL alla Giapponese KAWASAKI W800 SPECIL EDITION  al Inglese TRIUMPH SCRAMBLER 900.

 MOTO GUZZI V7 SPECIAL

cilindrata 744 CC

potenza 43 CV

accellerazione 0-400  14,6 SEC

vel. max 168 KM/H

peso 185 KG

prezzo 8740 €

 KAWASAKI W800

cilindrata 773 CC

potenza 44 CV

accellerazione 0-400  14,6 SEC

vel. max 165 KM/H

peso 209 KG

prezzo 8860 €

 TRIUMPH SCRAMBLER 900

cilindrata 865 CC

potenza 52 CV

accellerazione 0-400  14,2 SEC

vel. max 175 KM/H

peso 223 KG

 prezzo 9700 €

Queste moto elencate sono solo vari esempi di questo stile, perchè in commercio  esistono molti piu’ modelli.

La particolarità  di queste MOTO-VINTAGE  però è che anche se tutte fanno parte di questa categoria si differnzano per le loro caratteristiche tecniche e non solo.

Partendo dal motore ci sono  monocilindriche, bicilindriche fino ai 4 cilindri in linea ed  i prezzi vanno dai 8750€ della GUZZI ai  21500€ della NORTON, alcune montano sospensioni e freni  da vera sportva altre invece sospensioni tradizionali e addirittura certe montano in perfetto style-old un freno a tamburo posteriore …. ecc….

Sicuramente pero’ alla guida di questi mezzi, visto anche che non si puo’ di certo forzare il ritmo, ci si puo’ gustare in tutto relax quello che passa sotto alle proprie ruote.


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