In principio fu la Curtiss V8, Glenn Curtiss progettista aeronautico ed appassionato di moto decise di testare un nuovo tipo di motore per aereo inserendolo in un telaio di bicicletta (!!!!), ma comunque il risultato fu che nel 1907 su una spiaggia della Florida, questa aereo-moto dal peso di 125 kg dotata di un motore 8 cilindri a V di 90° di 4.000 cc con una potenza di 40 cavalli, raggiunse la velocità di 239 km/h, record che resistette per 30 anni!!!!!
E in Italia? Nei primi anni ’50 del secolo scorso, per contrastare lo strapotere di Gilera e MV-Agusta nella classe 500 del Motomondiale, Moto Guzzi, che all’epoca gareggiava con delle monocilindriche e delle quattrocilindri non competitive, decise di intraprendere il progetto di un motore con un frazionamento superiore. Il papà di questo progetto fu l’Ing.Carcano, storico progettista della Casa di Mandello. Il risultato fu la “meraviglia del motociclismo del XX° secolo”: la Moto Guzzi 500 8 Cilindri.
Questo motore era un 500 cc 4 tempi a V di 90°, raffreddato a liquido con bialbero per bancata e 2 valvole per cilindro, capace di erogare 80 cavalli a 13.000 giri!!!! Il basamento del motore era in lega di magnesio, particolarità per l’epoca ma anche per in nostri giorni se pensate che simile materiale viene utilizzato per i coperchi motore niente meno che della Ducati Panigale.Il punto forte di questo motore era appunto il plurifrazionamento della grande cilindrata, che dava alla moto potenza, ma allo stesso tempo una buona elasticità e fluidità di guida, permettere l’installazione di un cambio a soli 4 rapporti.
Queste caratteristiche, ed un peso totale della moto di appena 150 Kg, permetteva alla 8 Cilindri di toccare la velocità massima di 275 km/h!!!!! Spaventoso se pensate che montava dei pneumatici di misura 2.75 su cerchio da 19 all’anteriore e un 3.00 su cerchio da 20 al posteriore, e al tempo manco si sognavano le mescole delle nostre gomme stradali. Il telaio adottava uno schema a monotrave superiore a doppia culla, che conteneva al suo interno il serbatoio dell’olio e quello del liquido di raffreddamento. Questa soluzione permise, grazie allo spazio liberato intorno all’imponente motore, l’utilizzo di una carenatura stretta ed aerodinamica, definita a campana.
L’esordio nelle competizioni avvenne nel 1956 sul circuito di Imola in occasione della Coppa d’Oro Shell, purtroppo a seguito di un guasto al termometro dell’acqua, dovette ritirarsi non prima però di aver fatto segnare il giro più veloce con il pilota Ken Kavanagh. L’affermazione avvenne l’anno successivo, sempre in occasione della Coppa D’oro Shell, con il pilota Dickie Dale.
Alla fine dello stesso anno dell’affermazione di Imola, Guzzi, Gilera e Mondial, decidono il ritiro dal Motomondiale. Questa scelta, motivata dai costi eccessivi dei reparti corse (alla fine la storia si ripete sempre!!!!), provocherà però una crisi di immagine e di pubblico nel Motomondiale, superata grazie all’era MV-Agusta. Con questa scelta si chiude prematuramente la carriera agonistica della 8 Cilindri, che non riuscirà più ad esprimere appieno il suo immenso potenziale.