Nonostante un cielo molto grigio e le previsioni poco buone i soci del Gruppo Zona Rossa presenti di buon’ora al Bellot’s sono parecchi, troviamo: Claudio, Umberto, Ivan, Aldo, Beppe Riccardo e poi Caccia, Gianmario e Leo che non parteciperanno alla gita.
Nel mentre giunge una telefonata di Marisa e Brelio col gs1200 in panne per la batteria, ma fortunatamente riescono a farlo ripartire coi cavi ed arrivare in sede.
Dopo la colazione di parte in direzione Cremona quindi Busseto poi Noceto e breve sosta per decidere il da farsi in quanto per terra c’era molto bagnato e il tempo prometteva poco bene. Dopo un caffè si decide di continuare.
Viste le strade molto veloci il Gruppo Zona Rossa si divide un po’ ma chi sta davanti ogni tanto si ferma in modo da ricompattare il Gruppo e stare tutti assieme. Le strade sono un po’ sporche ma visto che siamo a fine ottobre rimangono più che soddisfacenti.Vista l’ora tardi ci si ferma in cima al Passo Bocco solo per qualche foto.
Una volta arrivati a Chiavari si fa una veloce sosta benzina e si decide di andare a mangiare lungo il mare alla pizzeria “ da Claudio” dove il Gruppo Zona Rossa trova un’ottima spaghettata allo scoglio ( e il Caccia non c’è!!), frittura di pesce e un buon vino rosso. Dopo il caffè si va a fare un giro in spiaggia per vedere il mare.
Dato l’ora tarda e il tempo brutto il Gruppo Zona Rossa riparte in direzione S. Stefano d’Aveto per rientrare dalla Val nure, dopo aver affrontato il Passo Forcella ( molto bello!) una leggera pioggia fa temere il peggio ma per fortuna è solo un falso allarme. Per questo però Umberto devia verso Marsaglia in modo da accorciare il più possibile ma a pochi km la strada si rivela chiusa. Si prende quindi una stradina molto stretta in direzione Ferriere che percorre paesini veramente sperduti e dopo qualche difficoltà (ghiaia, curve strette e punti proprio sterrati) si trova un bar dove riscaldarsi un’attimo (11 gradi!) e trovare un bivio che riporta ancora verso Marsaglia.
Una volta a Marsaglia il Gruppo Zona Rossa prova a far benzina ma l’unico distributore non acetta carte e banconote “nuove” quindi ci si ferma dopo Rivergaro approfittandone per salutarsi in quanto a Piacenza ci si sarebbe divisi per rientrare verso casa.
8 partecipanti
7 moto
390km
Puntuale ritrovo al Bellott’s prima delle ore 9 con un discreto numero di defezioni per i motivi più svariati. Il duo Molaschi assente giustificato, un altro assente per guasto meccanico ( sospensione anteriore), uno riferisce che si doveva recare dai frati ( mah !!!!), poi l’innominato possessore di una moto astrusa che probabilmente doveva coltivare il suo piccolo orticello tipo pianura del Don e inoltre il President che è giunto a salutarci con occhi cerchiati e sfatti ( reduce dalla serata precedente con l’innominato ) e che ha addotto scuse tipo il mantenimento di relazioni politico-sociali utili al gruppo. Ma l’ Amighetti che fine ha fatto e il Brelio con la sua consorte ?
Prima della partenza si è aggiunta una coppia di amici del mitico Oreste con una aggressiva V-MAX 1200 dal rumore inconfondibile. Si parte pertanto per Cremona e dopo il ponte di Po si aggrega l’instancabile Beppe Piccioni.
Bellissima giornata con sole splendido e solita prima tappa a Fornovo per rifornimento benzina ( c’era anche il gruppo Pneumatico Fumante ), poi successiva fermata a Bedonia per un breve rinfresco prima della salita per il p.sso del Bocco.
Bellissima salita con poco traffico e suggestiva discesa fino a Chiavari con sosta presso il ristorante pizzeria ” Da Claudio ” ubicato sul mare e con prezzi abbordabili. Durante il pranzo abbiamo deciso di affidare la scelta della strada del ritorno al tremendo Beppe che, ricordandosi di una stradina percorsa alcuni anni prima, ci ha condotti fino a Rapallo e successivamente ci ha fatto inerpicare su una collina con una stradina stretta stretta ma con vista mare incantevole e boschi inpenetrabili. Dopo diversi interminabili chilometri si giungeva sulla strada della val d’Aveto e si raggiungeva Marsaglia per una breve sosta. Ovviamente ritorno a casa in ordine sparso.
Dimenticavo un piccolo particolare : la compagna del possessore del V-MAX , memore della sfacchinata mattutina e avendo avuto il sentore di un ritorno ancor più curvaiolo ha deciso di ritornare in treno onde evitare eventuali malesseri. Ovviamente con una Suzuki Traveller non avrebbe avuto questo inconveniente !!!
Ho inoltre appreso, dato che io non utilizzo facebook, che qualcuno ha ironizzato sulla non particolare bellezza del nostro adesivo ( tanto per far ridere ) e su un incidente motociclistico occorso al nostro President ( definito inoltre clown ). Complimenti al perfido e ipocrita lavaggio cerebrale attuato a questi personaggi che non meritano ulteriori commenti. Una caduta in moto è un accidente terribile che può accadere in qualsiasi circostanza e che purtroppo lascia spesso gravi conseguenze. Non si può scherzare su queste cose, in particolare con persone con le quali c’era un rapporto di amicizia tale, da superare qualsiasi incomprensione. Scusate lo sfogo, ma alla mia età e data la mia passione per il motociclismo in un gruppo dove si allacciano rapporti con i più svariati personaggi, non riesco a comprendere queste scaramucce che fanno male a chiunque.
km. percorsi : 430 circa
9 Moto 12 Partecipanti