Feb 27
Cagiva ELEFANT …un nome.. una storia
La prima serie ELEFANT e ELEFANT 2, prodotta dal 1984 al1985 sfrutta come base la CAGIVA ALETTA ROSSA, ma essendo un modello da Dakar, ricalcava le forme dell’Elefant 750 che correva nella Dakar e a differenza dell’Aletta rossa aveva il serbatoio più capiente e differenti colorazioni. Per quanto riguarda la ciclistica la moto aveva esattamente come l’Aletta rossa il raffreddamento a liquido il monoammortizzatore posteriore, il miscelatore, l’aspirazione lamellare e il freno a disco anteriore forato.
La ELEFANTRE prodotta dal 1986 fino al 1988, si differenzia dalla precedente, perché utilizza delle nuove forcelle che hanno il perno ruota in avanzato e non in asse, il cupolino è più grande e acquisisce la visiera, le carenature laterali dei radiatori diventano più grandi e la sella diventa più corta, coprendo meno il serbatoio.
![]() |
![]() |
![]() |
Poi venne messa in commercio la ELEFANT 200, ma questo modello non fu molto apprezzato, per via della sua cilindrata inusuale e per via della sua struttura, pressoché identica a quella dell’Elefant 125, infatti venne prodotta solo dal 1985 al 1986.
Dopodichè venne prodotta la ELEFANT 350 Questo modello fu prodotto dal 1985 al 1989, venne un po’ meglio apprezzato rispetto all’Elefant 200, ma anche questo modello risulta per molti essere pesante e non molto performante, l’avviamento era sia a pedale e sia elettrico tramite motorino d’avviamento.
Ed in cinque anni ha avuto vari cambiamenti estetici, dal parafango alto in perfetto stile crossistico al piu’ moderno parafango a filo ruota.
![]() |
![]() |
![]() |
L’ ELEFANT 650 venne come per il 350 prodotto dal 1985 al 1989, i problemi riscontrati erano praticamente gli stessi della versione 350, ma qui si accusava meno la ridotta potenza, l’avviamento era sia a pedale e sia elettrico tramite motorino d’avviamento.Un successo che non rispecchia il reale valore della moto munita di motore derivato dal classico bicilindrico DUCATI, al quale, per adattarlo all’architettura enduro della moto, venne ruotato di 180° il cilindro posteriore così da poter collocare entrambe i carburatori all’interno della V di 90° del motore. La versione 650 disponeva anche di un piccolo radiatore olio, le Elefant inoltre sfoggiavano il monoammortizzatore Öhlins, le forcelle Marzocchi e l’impianto frenante Brembo.
![]() |
![]() |
ELEFANT 750 venne prodotta in una prima versione dal 1987 al 1990, ed una seconda dal1994 al 1997, questo modello risultava essere tra i più apprezzati per il suo giusto rapporto peso potenza e riscosse un discreto successo, grazie anche alla linea rinnovata e con quel parafango basso come le moto stradali e dall’adozione del doppio faro dal 1988 in poi.
![]() |
![]() |
![]() |
Ed infine l’ ultima ELEFANT prodotta è stata la 900 che nel 1990 nasce in serie limitata a 500 esemplari la Elefant 900 IE con livrea Lucky Explorer: ha il motore 904 cm³ derivato dalla Ducati 900SS, con cambio a 5 marce e iniezione elettronica Weber-Marelli: la moto, costossissima, è equipaggiata della miglior componentistica allora presente sul mercato, come il monoammortizzatore Ohlins ed i freni Nissin. Nel 1992 questa maxienduro sportiva è adattata leggermente ad usi turistici ed è allestita la versione GT, che si differenzia dalla Lucky Explorer per la più sobria livrea grigia metallizzata e per l’adozione di una forcella tradizionale Marzocchi Magnum con steli da 45 mm al posto della precedente Marzocchi con steli da 42,7 mm.
Nel 1993 il progetto Elefant 900 è rivisto in modo sostanziale ed entra in produzione la 900 AC a carburatori, che rispetto alla precedente IE ha dei costi di produzione e di vendita inferiori che contribuiranno al successo nelle vendite. Rispetto alla versioni ad Iniezione, la nuova Elefant AC presenta una serie di modifiche sostanziali: il motore è il nuovo 904, con frizione “spinta” e cambio a sei rapporti.
![]() |
![]() |
Questa Elefant, con modifiche minime nel corso degli anni, sarà prodotta fino al 1996, quando cederà il posto alla CAGIVA GRAN CANYON.
Testo “tratto da Wikipedia”
Visto che in questi ultimi anni c’è sempre quel gusto del vintage, ma non sarebbe bello che una casa come la DUCATI in collaborazione con la CAGIVA mettesse in listino una moto con la linea del mitico ELEFANT 900 con magari il bel motore della MULTISTRADA 1200 ???
Febbraio 27th, 2013 at 14:46
Ciao, articolo è descrizione ottimi. Complimenti. Posso chiederti se è farina del tuo sacco?
Febbraio 27th, 2013 at 15:22
Grazie mille, diciamo che certe nozioni sono in vari cassetti del mio passato …… poi per le cose un po’ piu’ tecniche .. internet da sempre una mano. Basta digitare cio’ che si vuol cercare e questa bellissima invenzione ti aiuta a far tutto.
Continua a seguirci…… e ti consiglio di guardare anche i vari articoli piu’ vecchi …. tipo 2009.. 2010 …
Febbraio 27th, 2013 at 15:54
Forse non mi sono spiegato bene. Quello che tu hai scritto qua altro non è che un semplice copia/incolla da Wikipedia. Non ci sarebbe nulla di male a far ciò ma se fossi stato più attento avresti letto che tutto ciò che è riportato su wiki è sotto licenza common creative. In parole povere significa che per riportare quanto scritto, anche parzialmente, sei tenuto a riportare la fonte. Essendo io l’autore di quell’articolo ti invito ad aggiungere la fonte a questo e ad altri articoli che riportano informazioni tratte da Wikipedia. Saluti, Giovanni.
Febbraio 27th, 2013 at 16:27
Scusami tanto, io ingenuamente pensavo che si potevano parti di articoli. Visto che non sono un esperto di pc, quindi mi basta che sotto l’ articolo fatto ci segno una scritta così:
Notizie rilevate da WIKIPEDIA
Scusami ancora. Mi dica lei se così puo’ andare, altrimenti se è così gentile da scrivermi la frase da mettere, così se dovrò fare qualche altro articolo non sbagliero’ piu’… Grazie mille
Febbraio 27th, 2013 at 17:08
Un semplice “tratto da Wikipedia” può bastare. Grazie della collaborazione. Saluti, Giovanni.
Febbraio 27th, 2013 at 20:23
Scusa ma non vedo ancora nessun riferimento alla fonte. Saluti, Giovanni.
Febbraio 27th, 2013 at 21:23
Fatto, Grazie Giovanni per l’ informazione. Comunque scusami ancora, ma dopo molti articoli fatti ho iniziato ad essere carente di informazioni e girovagondo ho trovato wikipedia e devo dire che è una buona risorsa di informazioni. Ciao e continua a seguirci….NICO
Maggio 17th, 2013 at 01:23
Non mi capita mai di fare commenti sui blog che leggo, ma in questo caso faccio un’eccezione, perché il blog merita davvero e voglio scriverlo a chiare lettere.
Maggio 17th, 2013 at 09:18
Grazie mille…… da tutti i soci del GRUPPO ZONA ROSSA …..Continua a seguirci….
Dicembre 5th, 2014 at 13:46
Ciao, ho appena acquistato una cagiva elefant 650 del 1896 e la voglio restaurare esattamente come l’originale, chi sa dirmi esattamente la colorazione? la mia è nera con telaio rosso, ma cercando in reto le ho trovate tutte bianche con telaio rosso. quale è la colorazione giusta? grazie !!