Apr 30 2012

Pepito’s Way: Un Tuono in Valpolicella
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Tag: Gite,TecnicaPepito @ 09:43

L’occasione propizia si è presentata quando ho portato il mio moto-trattore a tagliandare presso il concessionario Aprilia-Guzzi-Jonh Deere di Verona.Avevo un’intera giornata da far passare in attesa che la moto fosse pronta, e un’idea in testa: un bel moto-giro della Valpolicella. Ma con che mezzo? Ero già d’accordo con il concessionario che mi avrebbe dato un veicolo. Un veicolo?!? Oso proprio dire un veicolo perché mi propone un Aprilia SRV 850, uno spooterone!!!! “Ma si”, mi dice lui, “è una moto travestita da scooter e che riesce a fare addirittura i 20 km/l”. Visto l’itinerario moto turistico in programma e stuzzicato da un po’ di curiosità nei confronti di questa nuova specie di super-spooter,accetto.Parto e dopo 2,3 km e una rotonda faccio una bella inversione a U e torno in concessionaria. “Questo coso tienitelo te” è la prima cosa che dico al meccanico che mi accoglie,nell’impostare l’ingresso alla prima rotonda ha cominciato ad ondeggiare a tal punto, che  un vago pensiero di farmela nelle braghe mi è passato per la mente, oltre a “oddio adesso mi sdraio”!!!!!!!  Avrei mille altri commenti e impressioni su questo mezzo ma questo articolo è fatto per parlare di altro, e quindi andiamo a cominciar……

L’unico altro Mezzo (appunto con la M maiuscola) disponibile è una Aprilia Tuono V4 R Apcr. Accetto subito!!!! Brevissimo briefing in cui mi viene spiegato che la moto oltre ad ABS, controllo di trazione, ha anche il cambio elettronico e 3 mappature della centralina. Dulcis in fundo il meccanico mi saluta dicendomi a differenza dello spooterone questa beve appena 10 km/l. E tra me e me penso “berrà si il doppio ma mi darà emozioni 100 volte tanto”. Giro la chiave, pulsante di avviamento e via si parte!!!! Il suono che esce dello scarico, complice anche il minimo fissato appena a 1500 giri (ahi ahi i consumi!!!) , è spettacolare, potente ma non fastidioso come certi scarichi aperti, e se chiudi gli occhi ti sembra di stare su una superbike!!!!

Ripartenza, metto 1° e 2° usando la frizione, e mi chiedo perché su una moto da 15.000 euro la leva non è regolabile, e poi inserisco la 3° senza, per vedere che effetto fa il cambio elettronico. Piccola premessa, con questo cambio elettronico si può far a meno della frizione per salire di marcia con acceleratore aperto, l’uso della frizione invece è d’obbligo per scalare la marcia. La prima sensazione, ma sono ancora in città, mi lascia perplesso, pensavo fosse più fluido. Vabbè ho tutto il giorno per capire come funziona.Arrivo allo stesso punto dove ho fatto inversione con lo spooterone e mi fermo, non per tornare indietro, ma per fare benzina alla belva che è già in riserva, poco meno di 13 litri per fare il pieno.

L’itinerario prevede di fare la Val D’Adige fino al paesello di Sdruzzinà, prendere a destra la deviazione per il Passo delle Fittanze e da li ridiscendere per la Valpolicella fino a Sant’Ambrogio, cappatina a Lazise e ritorno a Verona, come kilometraggio totale siamo ben oltre i 130 km che i 13 litri x 10 km/l mi possono garantire, quindi a mio malincuore, e soprattutto visto quello che costa la benzina, imposto la mappatura R, cioè potenza tagliata del 25 %, in poche parole meno cavalli a cui dare da bere e magari qualche km in più di autonomia. In concreto dai 170 cavalli si passa a 130. Il controlo di trazione non mi è stato spiegato come impostarlo e, vista anche l’indole pistaiola del mezzo rimarcata dalle Pirelli Supercorsa (praticamente semi slick!!!) che monta, lo lascio settato su 8 (penso il valore massimo).

A differenza dello spooterone qui sei inserito nella moto e non seduto sopra, e quindi nel concreto vuol dire usare tutto il corpo per avere il controllo del mezzo. E qui che esce la prima nota dolente. Premettendo che nell’occasione porto dei Jeans da moto, trovo subito una quasi totale assenza di grip con la sella, e visto che io uso anche le chiappe per guidare, questo mi mette un po’ in difficoltà. Lo spazio longitudinale per la seduta del pilota è molto, e alla luce del suddetto poco grip, forse anche troppo. Con la tuta in pelle molto probabilmente sarebbe stata un’altra cosa, ma è rimasta a casa quindi adattiamoci!!! Il confort è affidato a pochi millimetri di imbottitura, questa sella l’anno tirata giù dalla SBK di Max Biagi e avvitata qua sopra!!! Avvitata si, ed ecco infatti il primo aneddoto, se dovete prendere i documenti sotto la sella del pilota dovete: con la chiave si sganciare il sellino (microscopico) del passeggero, sotto cui è fissata una chiave a brugola con cui svitare le viti che fissano in solido la sella del guidatore alla moto, comodo no!!!! Ma in fondo in pista chi ti chiede i documenti?!

La Val’Adige scorre piacevolmente tra vigneti, canyon e una strada ondulata con curve dolci, anche se non sempre asfaltata in modo decente (ahi la crisi mi fa cadere anche il mito di queste strade dalla pavimentazione perfetta!!!).

La moto, seppur con la potenza “castrata”, è veramente briosa. Sono ormai fuori dai grossi centri abitati e le zona industriali simil hinteland bresciano e complice il traffico ormai sparito decido di salire di mappature. Chiudo l’acceleratore, premo una volta il pulante di avviamento, lampeggia sul dispaly la mappatura attuale, premo ancora il pulsante e passo alla S (piena potenza ma controllata), riapro l’acceleratore e il passaggio è fatto. Quale occasione migliore di dover fare un paio di sorpassi e un pò di curve all’orizzonte per mettere subito alla prova questa configurazione. E’ un missile, ma fino al range in cui mi spingo io non c’è un divario così netto con la configurazione castrata, sicuramente di mezzo c’è lo zampino del controllo di trazione e del sistema anti-impennamento (anche di questo mi hanno spiegato che c’è ma non come si può settare, sicuramente è direttamente legato al livello del controllo di trazione).

E’ il momento di lasciare la Val d’Adige e cominciare ad inerpicarmi verso il Passo delle Fittanze, la strada è ancora lunga e quindi decido di tornare alla mappature R, perché pur essendo molto bella e suggestiva la carreggiata si fa via via più stretta, più sconnessa e non proprio pulitissima (del tipo trovarsi in traiettoria un sasso grosso come un pugno!!!). Dopo 1000 metri di dislivello fatti grazie ad una serie di tornanti e pendenze fino al 20 %  di dislivello, in località Sega d’Ala è ora di lasciare la vista panoramica della Val d’Adige per addentrarsi nell’altipiano della Valpollicella. Fino ad ora posso dire di esser soddisfatto della moto, soprattutto quello che mi stupisce è il confort. L’assetto sportivo, l’assenza di riparo dall’aria (è anche vero che non sono andato particolarmente forte) e la sella per niente turistica non mi hanno tritato le ossa. Certo però che l’assenza di grip con la sella è un bel problema che emerge soprattutto nei tratti guidati.

Il cambio elettronico invece non lo sto proprio campendo, e quindi torno ad usarlo alla mia solita maniera, leggera tirata di frizione e su di una marcia. Cosi è quasi più veloce soprattutto più fluido tanto che non avverto quello “scalino” nella cambiata che invece il cambio elettronico mi fa sentire. Cambiano i toni del panorama, dai colori accesi dei vigneti e dei  fiori della Val’Adige si passa qui in quota al  marrone e al verde spento dei prati e degli alberi, e la presenza di neve un po ovunque mi fa campire che qui la primavera è ancora lungi dal venire. Lasciandomi finalmente alle spalle il bosco, il panorama finalmente di apre sui prati sottostanti il Passo della Fittanze, e se non fosse per la strada sporca, umida e sconnessa sarebbe veramente tutto fantastico anche perché fino ad ora non ho incrociato anima viva!!!!

La neve a bordo strada mi accompagna fino al Passo. Qualche macchina vuota parcheggiata ma nessuno nei dintorni. Il programma prevedeva di fermarmi a mangiare al bar Passo Fittanze, ma è chiuso. O meglio un uomo e una donna stanno facendo una sorta di pulizie di primavera, non oso avvicinarmi perché la tipa sta animatamente discutendo con il tipo (come nella pubblicità della tim quando la mamma di garibaldi si inalbera per la storia della camicia slavata) e visto che non ho voglia di prendere della parole anch’io, dopo le foto di rito , risalgo in sella. Destinazione?!? Non ho voglia di cominciare la discesa verso la Valpolicella e seguendo un cartello che indica un fantomatico Rifugio e pregustando quindi chissà quali prelibatezze decido di prendere una strada che parte proprio di fronte al suddetto baretto. In principio la strada è bella, decentemente asfaltata, abbastanza pulita e con una curva dietro l’altra. Ma cambia dopo poco, sulla carreggiata si presentano oltra ai soliti sassolini, anche foglie e rami!!! Ma voglio continuare, tanto ho il controllo di trazione!!!! L’itinerario è suggestivo, non si sale di molto e si è già completamente circondati dalla neve. Ma dopo pochi kilometri sono costretto a fermarmi, la neve che fino a poco prima occupava metà della carreggiata ora la occupa completamente, e anche il controllo di trazione con delle gomme semi-slick non ci può far nulla. Ah se solo avessi avuto in mano una Stelvio NTX avrei proseguito di sicuro in barba alla neve!!!! Mi fermo a fare qualche foto. Mi riprometto, quando le nevi saranno sciolte, di ritornare e completare questo itinerario, che ho visto dalla cartina ricollegarsi all’abitato di Erbezzo. Ritorno quindi sui miei passi. Non prima di accorgermi che le gomme sono fradice e questo, unito alla condizione del fondo stradale mi fanno suggerire che per la discesa e meglio che in maniera precauzionale tenga giù tutti e due i piedi. Non vorrei sdraiare una moto non mia!!!!

Lascio alle mie spalle il Passo delle Fittanze e mi tuffo in discesa verso la Valpolicella. La strada sgombra mi fa apprezzare l’agilità, la leggerezza e la potenza frenante, veramente ben dosabile, di questa moto. Fino ad ora mi sono spesso fermato per fare delle foto, ed ogni volta è emerso un grandissimo difetto. L’appiglio per stendere il cavalletto è esattamente sotto la staffa del cambio,non so quante volte ho inserito la prima marcia!!!!! E anche se guardi dove metti il piede, comunque con il fianco dello stivale tocchi il selettore del cambio.  Questa moto trasuda da tutti i pori la voglia di velocità, è stata concepita per la pista senza lasciare nulla al caso  peccato che tale cura non sia stata usata da Aprilia per quanto riguarda quelle componenti più “stradali”, come appunto il cavalletto difficile da raggiungere, i blocchetti elettrici bruttini e troppo lontani (soprattutto le frecce, tanto che dopo un po’ di sorpassi fatti a suon del mio clacson, ho desistito dalla vana ricerca del selettore delle frecce), gli specchietti veramente di fattura spooteristica o il computer di bordo veramente lento nel passare tra le varie opzioni.

Ma ritorniam all’itinerario, ho lasciato alle spalle la strada per il Fittanze e sono arrivato all’abitato di Erbezzo in cerca di un posto dove mangiare. Nella mia testa c’è una preconcetto: di solito in zone come questa, note per le eccellenze enogastronomiche, ci si aspetta che i posti dove mangiare qualcosa di tipico non machino. Sarà che forse la stagione non è ancora cominciata ma la mia ricerca è vana. Addirittura mi infilo in una stradina seguendo un fantomatico cartello per un agriturismo. Quando capisco che per arrivare al suddetto agriturismo devo lasciare la moto in un parcheggino sterrato e proseguire a piedi, per non so quanto,  decido di proseguire. La strada è piacevole, non molto trafficata, e decentemente asfaltata. Il panorama è veramente molto bello. La vista ampia sulla Lessinaia spazia tra prati fioriti, ulivi, e in lontananza monti innevati. In preda ai morsi della fame e alla vana ricerca di un posto dove mangiare passo gli abitati di Fosse e Sant’Anna D’Alfaedo, gli unici posti che trovo mi promettono un normalissimo piatto di pasta e allora decido di andare avanti ad oltranza. Un occhio alla cartina e a un bivio decido di deviare  e andare a “perdermi” un po’ in questa Valpolicella e mi affido alla provvidenza che mi faccia trovare un posto dove sfamarmi.

E la moto come sta andando?  Bene e male. Bene perché il motore è veramente una bomba. Tenuto conto che ha il minimo a 1500 giri, già da 2000 tira come un forsennato, ma quello che stupisce è la  progressività con cui lo fa, non si avverte nessun improvviso picco di potenza. Come già detto sarà sicuramente merito dell’elettronica che con i settaggi in uso sicuramente permette di addolcire la verve del motore, permettendo cosi di sfruttarlo senza patemi. Quello che invece non va bene è la posizione della strumentazione che per uno come me altro 1,83 obbliga decisamente ad abbassare la testa anche solo per vedere la marcia inserita (che visto il tiro del motore sembrano tutte uguali!!!) o per cambiare la mappatura; altra nota dolente è la posizione in sella che  quando si va in discesa, carica in maniera rilevante il peso sulle braccia, cosa che in parte si allevia un po stringendo con forza le gambe sul serbatoio/telaio, ma che comunque porta (per chi non è abituato) a stancarsi abbastanza e ad abbassare il ritmo per riprendere fiato. Il  cambio inoltre sembra non gradire le scalate in sequenza, mi spiego meglio. Con la mia moto sono abituato negli inserimenti in curva all’arrembaggio a sbattere giù magari 2 marce. Con questa moto, al di la che se fai una cosa del genere senti dalla frizione che entra in azione l’elettronica che evita saltellamenti e reazioni indesiderate, però devi dare il tempo alla leva del cambio, ti tornare in posizione di “riposo” prima ti scalare un’altra marcia. Più di una volta ho pensato di aver scalato 2 marce ma per poi accorgermi dal display che la marcia scalata era solo una. Ho notato poi un certo ritardo sul display nell’aggiornamento della marcia inserita, addirittura mi segnava che ero in folle dopo qualche attimo che la classica lucina verde della N si era accesa.

Ma torniamo all’itinerario, la strada scorre piacevole e quasi a Marano di Valpolicella e la provvidenza mi mostra proprio davanti agli occhi un ristorante, ho troppa fame e decido che andrà benissimo anche se magari mi daranno da mangiare solo pane a acqua. Il posto si chiama “Ai torcoli”, vi dico solo che ho speso € 9 per un buono e abbondante piatto di pasta, un piatto di verdura cotta, dolce e acqua, insomma se siete in zona ve lo suggerisco caldamente. Su suggerimento del ristoratore predo una strada li di fronte che, seppur stretta, è tutta curve e in maniera suggestiva passa in mezzo a vigneti a terrazzamenti. Ormai ho abbandonato le ultime colline e sono in pianura, destinazione Sant’Ambrogio di Valpolicella. E’ presto e decido di andare a vedere Lazise. Il centro storico, che è all’interno delle mura medievali, è veramente bello e  sicuramente merita di essere visitato se si è in zona.  La mia moto trattore è pronta ed è ora di tornare in concessionaria. A Verona mancano circa una ventina di kilometri e decido quindi finalmente di scatenare la mappatura T, cioè quella da pista, vi dico solo che sulla superstrada tocco, in un attimo, i 180km/h e solo il ritrovarmi di fronte un camion che solo un attimo prima sembrava abbastanza lontano mi fa chiudere l’acceleratore, ormai il traffico cittadino mi circonda e le mie velleità sportive devono essere stemperate. Ah se solo avessi avuto una strada più libera e soprattutto la benzina non costasse così tanto!!!!!

Sono di nuovo al concessionario, il computer di bordo mi dice che ho fatto circa 160 km con un consumo medio di 14 km/l, tenuto conto che per la maggior parte del tempo sono andato ad un’andatura decisamente turistica e con il motore in mappatura soft, la cosa mi fa pensare che se dovessi usare questa moto in una uscita con il GZR passerei più tempo al distributore che in viaggio!!!!! Un’altra riflessione che mi sorge subito è che oggi giorno traffico e condizioni del manto stradale allucinanti ,oltre il costo della benzina in costante aumento, fanno pensare che una moto così non ha senso se usata solo in strada. Questa è sicuramente una moto complessa, per cui è necessario padroneggiare completamente tutti i congegni elettronici di cui è dotata, per riuscire a sfruttarla a pieno. Questo richiede sicuramente molta pratica e molto “studio”, non solo per coloro che come me non vengono dal mondo delle sportive dure e pure ma anche per coloro che sono molto più navigati, ma poco avvezzi ad essere “elettronicamente controllati” in maniera così massiccia. Ultimo commento sull’aspetto estetico. Il retrotreno di questa moto è bellissimo ma la parte anteriore è veramente dura da digerire, e anche se alle alte velocità il muso riesce a deviare efficacemente e magicamente l’aria, la qualità delle plastiche lascia perplessi. Anche in questo Aprilia conferma il fatto che riescano ad unire un motore ed una ciclistica fantastici e di prim’ordine a plastiche e accostamenti cromatici troppo spooteristici. Per quanto riguarda invece la Valpolicella è sicuramente una zona molto bella e una meta perfetta per un motogiro, sempre però tenendo ben presente che per godere appieno dei panorami si deve tenere un’andatura turistica, giustificata anche dal fatto che, come ormai è una costante un pò ovunque, il non perfetto manto stradale nasconde molte insidie, oltre al traffico che nella bella stagione ormai imperversa anche qui.

Buon viaggio a tutti.


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Apr 27 2012

Gran Premio di Spagna – Jerez
Gran Premio di Spagna – Jerez avatar

Tag: MotomondialeAmministratore @ 08:00
Fine settimana Iberico per i piloti del Motomondiale che dopo il Qatar affrontano il circuito di Jerez de la frontera.

Pista tortuosa e non particolarmente veloce, in puro stile stop & go, sembra essere più adatta alla Honda che alla Yamaha, frasca vincitrice dell’ultimo Gp.

Condizioni queste che sembrano avvantaggiare quindi Dani Pedrosa, il 

quale, dopo aver passato un intero inverno in difficoltà, ha quasi rischiato di vincere al primo gran premio. Ma Honda vuol dire anche Stoner. Il pilota Australiano, il cui talento ormai non si discute più, è quello sulla carta che gode dei maggiori favori ma il problema muscolare che ha patito a Doha getta
un’ombra abbastanza lunga sulla sua preparazione fisica. In più, la pista di Jerez non l’ha mai visto dominare nettamente come in altri circuiti.

Jorge Lorenzo dopo aver espugnato quello che era il feudo di Stoner proverà sicuramente a ripetersi in casa propria. La Yamaha sembra essere tornata la moto imbattibile di un paio di stagioni fa. Al momento è senza ombra di dubbio quella col telaio e con la guidabilità migliore, e non di poco, rispetto al resto delle sue concorrenti. Inferiore solo di qualche chilometro orario nella velocità di punta ha nella sua precisione e rapidità in curva la sua arma migliore e solo Stoner sembra limitare i problemi, storici, che la Honda ha sulla sua RCV. 

Ma la solo moto non basta e Ben Spies lo sa. Il suo rendimento è sotto le aspettative e aspettiamo questa gare per vedere un suo riscatto. Riscatto che attende anche il nostro Andrea Dovizioso, bruciato sul traguardo da Crutchlow due settimane fa.

In casa Ducati, tutti si attendono una prova d’orgoglio di quello che dovrebbe essere il pilota di punta. Rossi, con tutti i limiti della moto non puo’ certo permettersi di arrivare dietro alle altre Ducati. A lui non gli si chiede di vincere, ma almeno di impegnarsi a fondo. Arrivare dietro agli altri compagni di marca è segno di una resa. E alla prima gara, con lo stipendio che percepisce, non è accettabile.

Infine, vi ricordo il nostro Fantamotogp. Essendo gara Europea torna l’orario classico come termine per inserire il pronostico: La Mezzanotte di sabato.

Per quanto riguarda il metodo classico, e cioè quello del commento in questo articolo non c’e’ nulla da spiegare. Tutti lo sanno.

È NECESSARIA PERO’ UN’ULTERIORE PRECISAZIONE PER QUANTO RIGUARDA L’INVIO TRAMITE SMS:

1: IL NUOVO NUMERO È 3334525333 E NON SI ACCETTERANNO I PRONOSTICI ARRIVATI SU ALTRI NUMERI.

2: OLTRE AL PRONOSTICO DOVETE INDICARE CHIARAMENTE IL VOSTRO NOME. SENZA IL NOME NON VERRA’ CONSIDERATO IL MESSAGGIO NON POTENDO RISALIRE AL NOMINATOVO DI CHI L’HA INVIATO.

3: FA FEDE L’ORARIO CHE L’OPERATORE INDICA COME INVIO. PUO’ SUCCEDERE CHE A CAUSA DI LINEE CONGESTIONATE O PER PROBLEMI TECNICI DELLA RETE CELLULARE, IL MESSAGGIO VENGA REALMENTE INVIATO CON QUALCHE MINUTO, O ANCHE DECINE DI MINUTI, DI RITARDO. AVENDO 3 GIORNI DI TEMPO CONSIGLIO DI MANDARE L’EVENTUALE SMS CON RAGIONEVOLE ANTICIPO.

Ho ritenuto opportuno ricordarvi queste semplici regole perchè nonostante siano scritte nel regolamento, siano state ribadite in un SMS che tutti avete ricecuto e siano riportate ad ogni articolo del Fantamotogp, ancora arrivano messaggi senza nominativo o in ritardo e siccome spiace più a me che a voi quando non posso accettare un pronostico, vi pregherei di rispettarle.

Detto cio’ non mi resta altro che augurarvi una buona visione del Gran Premio!

 

 

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Apr 24 2012

PFEIFFER … Spettacolare
PFEIFFER … Spettacolare avatar

Tag: Cene, feste, eventiAmministratore @ 10:44

Certe volte per la nostra passione facciamo centinaia di km per soddisfare la voglia di moto e magari non sappiamo che vicino a noi c’è davvero qualcosa di veramente  spettacolare da vedere.

Questo è successo Sabato 21 Aprile a Casalmaggiore.

 

Di fatti in occasione della nuova apertura della concessionaria ARCAR- BMW Motorrad , alcuni soci del GRUPPO ZONA ROSSA hanno potuto assistere alle evoluzioni del mitico stunt-bike CHRIS PFEIFFER.

 

Qualcuno dirà….” Ma chi è CHRIS PFEIFFER ?”

…….. Chi ha assistito a questo evento non potrà di certo scordarsi questo nome.

PFEIFFER è il miglior stunt-bike (..e molto simpatico e disponibile ) ed è un simbolo per la casa bavarese, visto che la moto usata  per questi spettacoli che io definirei al limite dell’  impossibile  è  una ” tranquilla”  BMW F 800 R modificata per le sue esigenze pirotecniche.

 

Le foto non rendono di certo l’ idea e l’ adrenalina che ti trasmette, ma un consiglio a tutti i motociclisti lo voglio dare, se sentite che vicino a voi c’è questo pazzo scatenato non esitate ad andare … ne vale veramente la pena.

Ultima cosa vorrei fare i complimenti a tutto lo staff della concessionaria ARCAR per l’ organizzazione eccellente (in piu’  ottimo aperitivo con buffet  in grande stile BMW  ) ed in particolare per  la gentilezza dei vari venditori che  hanno sopportato le mie richieste……. Grazie per l’ omaggio avuto …….. sta già coprendo la mia BMW K 1200 S

 

 

 

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Apr 23 2012

3° USCITA 2012 : Piu’ breve che non si puo’
3° USCITA 2012 : Piu’ breve che non si puo’ avatar

Tag: GiteLeo @ 20:54

Tocca purtroppo a me l’ingrato compito di descrivere questa gitarella domenicale nata sotto i peggiori auspici, ma che vale sempre la pena di incorniciare nella nostra bacheca. Come da precedente scelta si doveva percorrere uno dei piu’ suggestivi itinerari, vale a dire il passo Cento Croci, il passo del Bracco e del Bocco, ma il famigerato Guatto ( a proposito dov’era ieri ? ) consigliava , viste le avverse condizioni atmosferiche,  di effettuare un breve giro sulle Alpi Bergamasche. Ritrovo puntuale alle ore 9,30 a Grumello con la sola presenza di Beppe Piccioni e Ade Taro e un inconsueto President logorato da una precedente serata felliniana e pertanto non idoneo alla partenza.Nel frattempo giungeva il Nada e GianMario  e dopo successivi contatti telefonici anche il Ciano Bajetti.

Ovviamente  le previsioni  del tempo non erano favorevoli e gia’ qualcuno era intenzionato a ritornare a casa, ma dopo aver letto il giornale proponevo una breve capatina a Gussola dove  si teneva  il consueto motoraduno  dedicato al mitico pilota Bergamonti.

Giunti a  Gussola  ci siamo immersi in un immenso miscuglio di colori, suoni , abbigliamenti e smanettate tipiche di un motoraduno ( ci hanno informati che  sono giunti fra gli 800 e i  900 motociclisti ) e  certamente ci si ritrova uniti con le stesse motivazioni ed esperienze  inimitabili.

 

Al termine della sfilata ho proposto di proseguire la gita e portarci in poco tempo a Brescello ( R.E. ) a visitare i celebri luoghi resi famosi dai bellissimi film di Don Camillo e Peppone. La proposta e’ stata accolta con entusiasmo e  arrivati sulla mitica piazza abbiamo scattato alcune foto ricordo. Successivamente abbiamo pranzato  sotto i portici nel locale intitolato a Don Camillo e dopo una sosta  vicino al carro armato ( il museo era chiuso ) siamo ripartiti con destinazione facilmente prevedibile ( chiedere  al Ciano !!!!! ).

Arrivederci a sabato  28/04/2012 per il week – end a Palazzolo sul Senio !

6 PARTECIPANTI  6 MOTO

200 KM PERCORSI

 

 

 

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Apr 20 2012

Domenica 22 aprile: Valli Bergamasche
Domenica 22 aprile: Valli Bergamasche avatar

Tag: GiteHyperleo @ 20:52
Purtroppo a causa delle condizioni meteo ancora incerte la gita in programma per domenica 22 aprile, Bracco Bocco 100 Croci è stata rinviata a data da destinarsi ma per chi lo desidera sarà ugualmente possibile fare una piacevole gita in moto, su consiglio del nostro amico Guatto si è deciso per una più breve escursione verso le valli Bergamasche. Il ritrovo è previsto per le 9:30 presso la sede di Grumello con partenza per le ore 10:00.


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Apr 18 2012

BMW K1600 GT .. da provare
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Tag: Novita',Test e SondaggiAmministratore @ 16:00

Martedì 17 Aprile son passato in BMW per prenotare il tagliando per la mia K 1200S.

Dopo aver speso due parole con il concessionario sul da farsi, mi ha proposto di provare un modello che avevano  disponibile in casa.

Io avrei provato volentieri la K 1300R ( visto che a mia moglie piace tanto… ), ma non era disponibile e la scelta era fra questi tre: S1000RR, F800GS e K1600 GT.

Al momento quello che mi interssava di piu’ era la S1000RR, visto che la mole della K1600GT mi spaventava un po’………. invece il responsabile MOTORRAD mi ha indirizzato proprio sulla SUPER-KAPPONA con la frase:

” Vedrai che sarai soddisfatto “

 

Di fatti dopo la mia prova sono rimasto molto sorpreso,   anche se questo mezzo sembra  una vera astronave  con degli ingombri notevoli, una volta in movimento il peso non lo si sente piu’ ed è incredibilmente maneggevole ed il 6 cilindri va davvero forte … alla faccia che dev’ essere una granturismo.

Quindi dopo la prova mi sento di  dire  che  a volte noi motociclisti  diamo dei giudizi a certi modelli ancor prima di provarli e questo è la cosa piu’ sbagliata  che possiamo fare.

 

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Apr 17 2012

Chris Pfeiffer a Casalmaggiore
Chris Pfeiffer a Casalmaggiore avatar

Tag: NotizieHyperleo @ 21:34
Chris è il più titolato Stunt Rider nella storia della disciplina, ha conquistato per ben 4 volte il titolo mondiale nel 2003, 2007, 2008 e 2009 e 4 volte il titolo europeo oltre a l’Extreme Enduro  vincendo la durissima ed affascinante gara dell’Ezberg per 4 volte.
Sabato 21 aprile Chris Pfeiffer si esibirà a Casalmaggiore (CR) durante l’inaugurazione della concessionaria ARCAR BMW , il funambolo delle due ruote si cimenterà in tre esibizioni alle 11:00 alle 14:00 ed alle 16:00 per ulteriori informazioni http://www.arcar.it/


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Apr 16 2012

BMW K 1200 S: terminale ARROW
BMW K 1200 S: terminale ARROW avatar

Tag: Compro e VendoAmministratore @ 17:07

Vendo terminale ARROW in titanio per BMW K 1200 S,  ottimo stato con documenti di omologazione, collettore basso per marmitta originale e db killer .

Prezzo del solo terminale nuovo 450 euro.

 

VENDO A 200 € + SPESE DI SPEDIZIONE

Per qualsiasi informazione contattatemi:

NICOLA 3388474507      O    e-mail: NICKXX73@LIBERO.IT

 

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Apr 16 2012

Garmisch 2012: Raduno BMW Motorrad
Garmisch 2012: Raduno BMW Motorrad avatar

Tag: Cene, feste, eventi,RaduniAmministratore @ 14:26

Il GRUPPO ZONA ROSSA  organizza per tutti i soci ( in particolare i possessori di modelli BMW ) la trasferta al piu’ grande raduno mondiale  BMW Motorrad 2012

Il raduno si trova a GARMISCH in Germania e dista da noi circa 450km a seconda del percorso che si intende fare, il periodo è il week-end del 6/7/8 LUGLIO.

Il raduno  è aperto a qualsiasi tipo di moto dato che è una vera festa motociclistica, ma dedicata alla BMW  con prove dei modelli della casa bavarese, esposizioni storiche, stunt man,concerti e molti piloti SBK e non.( guardate il video…)

 

Il GRUPPO ZONA ROSSA ha pensato di partire il Venerdì pomeriggio, passare due notti a GARMISCH e ritornare la Domenica.

Visto che la disponibilita’ degli alberghi  è in esaurimento chi fosse interessato puo’ contattare tramite SMS il GRUPPO ZONA ROSSA al n. 3888546769, dopodichè verrà contattato per le informazioni necessarie.

 

 

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Apr 14 2012

Pepito’s Way: In bicicletta a 239 all’ora!!!
Pepito’s Way: In bicicletta a 239 all’ora!!! avatar

Tag: AmarcordPepito @ 14:43

 

In principio fu la Curtiss V8, Glenn Curtiss progettista aeronautico ed appassionato di moto decise di testare un nuovo tipo di motore per aereo inserendolo in un telaio di bicicletta (!!!!), ma comunque il risultato fu che nel 1907 su una spiaggia della Florida, questa aereo-moto dal peso di 125 kg dotata di un motore 8 cilindri a V di 90° di 4.000 cc con una potenza di 40 cavalli, raggiunse la velocità di 239 km/h, record che resistette per 30 anni!!!!!
E in Italia? Nei primi anni ’50 del secolo scorso, per contrastare lo strapotere di Gilera e MV-Agusta nella classe 500 del Motomondiale, Moto Guzzi, che all’epoca gareggiava con delle monocilindriche e delle quattrocilindri non competitive, decise di intraprendere il progetto di un motore con un frazionamento superiore. Il papà di questo progetto fu l’Ing.Carcano, storico progettista della Casa di Mandello. Il risultato fu la “meraviglia del motociclismo del XX° secolo”: la Moto Guzzi 500 8 Cilindri.
  Questo motore era un 500 cc 4 tempi a V di 90°, raffreddato a liquido con bialbero per bancata e 2 valvole per cilindro, capace di erogare 80 cavalli a 13.000 giri!!!! Il basamento del motore era in lega di magnesio, particolarità per l’epoca ma anche per in nostri giorni se pensate che simile materiale viene utilizzato per i coperchi motore niente meno che della Ducati Panigale.Il punto forte di questo motore era appunto il plurifrazionamento della grande cilindrata, che dava alla moto potenza, ma allo stesso tempo una buona elasticità e fluidità di  guida, permettere l’installazione di un cambio a soli 4 rapporti.
Queste caratteristiche, ed un peso totale della moto di appena 150 Kg, permetteva alla 8 Cilindri di toccare la velocità massima di 275 km/h!!!!! Spaventoso se pensate che montava dei pneumatici di misura 2.75 su cerchio da 19 all’anteriore e un 3.00 su cerchio da 20 al posteriore, e al tempo manco si sognavano le mescole delle nostre gomme stradali. Il telaio adottava uno schema a monotrave superiore a doppia culla, che conteneva al suo interno il serbatoio dell’olio e quello del liquido di raffreddamento. Questa soluzione permise, grazie allo spazio liberato intorno all’imponente motore, l’utilizzo di una carenatura stretta ed aerodinamica, definita a  campana.
  L’esordio nelle competizioni avvenne nel 1956 sul circuito di Imola in occasione della Coppa d’Oro Shell, purtroppo a seguito di un guasto al termometro dell’acqua, dovette ritirarsi non prima però di aver fatto segnare il giro più veloce con il pilota Ken Kavanagh. L’affermazione avvenne l’anno successivo, sempre in occasione della Coppa D’oro Shell, con il pilota Dickie Dale.
Alla fine dello stesso anno dell’affermazione di Imola, Guzzi, Gilera e Mondial, decidono il ritiro dal Motomondiale. Questa scelta, motivata dai costi eccessivi dei reparti corse (alla fine la storia si ripete sempre!!!!), provocherà però una crisi di immagine e di pubblico nel Motomondiale, superata grazie all’era MV-Agusta. Con questa scelta si chiude prematuramente la carriera agonistica della 8 Cilindri, che non riuscirà più ad esprimere appieno il suo immenso potenziale.

 

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